Visita una casa in legno

La scelta di una casa in legno è una scelta sostenibile e rappresenta la volontà di costruire riducendo al minimo l’impatto ambientale. Prediligere l’utilizzo di materiali riciclabili e rinnovabili rappresenta il primo passo per la salvaguardia dell’ambiente a tutela della qualità della vita delle generazioni future. Il legno come materia ripulisce l’ambiente stoccando anidride carbonica e rilasciando ossigeno. E’ un materiale facilmente smaltibile e grazie alle sue proprietà intrinseche garantisce risparmio energetico, comfort abitativo e ottime prestazioni sismiche.

Un impegno globale per le generazioni future

A tutela dell’ambiente, l’accordo di Parigi, del 2015 ha espresso come obiettivo la riduzione delle emissioni di carbonio in tutto il mondo, in una misura compresa fra il 40% e il 70% entro il 2030 e del 100% entro il 2050. Sono state anche sancite nuove regole in materia di tutela delle foreste. Tutti gli stati sono chiamati a mettere in primo piano la protezione del clima.

L’utilizzo sistematico del legno nel settore dell’edilizia può contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

Il legno è la materia prima da costruzione sostenibile per eccellenza.

Utilizzare una quantità di risorse limitate nel presente farà si che in futuro esse siano maggiormente disponibili. Le foreste, che hanno funzione utilitaria, protettiva e ricreativa devono essere preservate anche per i nostri figli e le generazioni future.

Gli alberi: i polmoni verdi della terra

Le foreste vanno gestite in maniera opportuna perché ci proteggono dai cambiamenti climatici.

Durante la loro crescita, le piante, assorbono dall’aria anidride carbonica e dal terreno acqua e sali minerali (linfa grezza). Grazie al processo della fotosintesi, le piante provvedono da sole al loro sostentamento. La linfa grezza e l’anidride carbonica vengono trasformate, grazie alla clorofilla presente nelle foglie e al sole, rispettivamente in linfa elaborata (che serve da sostentamento alle piante) e in ossigeno (che per la pianta è una prodotto di scarto) che viene rilasciato nell’ambiente. In questo modo, attraverso le piante, si sottrae continuamente all’atmosfera il gas serra costituito dall’anidride carbonica.

In un periodo caratterizzato dall’aumento delle emissioni di CO2 causate dall’uomo, la presenza di foreste gestite in maniera regolamentata è uno dei fattori più importanti per la riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. In una foresta in cui le risorse non vengono gestite in maniera sostenibile la morte e la marcitura degli alberi determina il rilascio di anidride carbonica nell’ambiente.

In una foresta a gestione sostenibile invece il legno viene raccolto, il carbonio continua a rimanere immagazzinato al suo interno perché la fase di marcitura non si verifica. Qualora si rinunciasse a gestire in questo modo le risorse forestali, verrebbero meno quei prodotti del legno che immagazzinano il carbonio. In questo modo il riscaldamento globale avanzerebbe rapidamente.

Le foreste in Europa, un patrimonio di biodiversità da tutelare

Oltre il 40% del territorio Europeo è coperto da foreste.

In Germania il 31% del territorio è occupato da foreste, in pratica un terzo della superficie del paese, traducibile in 90 milioni di alberi. Anche qui le foreste continuano a cresce anche se in misura più ridotta rispetto all’Austria. Nel paese si raccolgono ogni anno 120 milioni di metri cubi di legno ma poiché il fabbisogno è di 135 milioni di metri cubi, l’11% del legno utilizzato viene importato.

In Italia le foreste occupano il 37%. Il legno grazie alle sue proprietà sottrae ogni anno all’atmosfera circa 46 milioni di tonnellate di anidride carbonica, traducibile in 12 milioni di tonnellate di carbonio.

In Austria il 48% del territorio è costruito da foreste. Dato che ricresce sempre più legno di quanto venga raccolto si estende continuamente. In Austria l’industria del legno fattura 6,12 miliardi di Euro all’anno. Il 70% viene esportato, principalmente in Germania e Italia. L’industria del legno austriaca produce entrate paragonabili a quelle del settore turistico. Ogni 40 secondi nelle foreste austriache ricresce tanto legno quanto ne servirebbe per costruire un’intera casa unifamiliare.

In Finlandia il 77% della superficie è coperta da foreste. Quasi la metà degli alberi sono pini nella restante parte troviamo abeti rossi, betulle pelose e betulle bianche. La crescita annua delle foreste è del 30% superiore alla quantità di legno raccolta e si traduce in più di 100 milioni di metri cubi.

Le foreste rappresentano un importante patrimonio da tutelare, mantengono il terreno fresco e umido, sono in grado di regolare le condizioni climatiche, assorbire i gas serraproteggere dalle valanghe e dalle inondazioni. Favoriscono le biodiversità (intesa come l’insieme di specie animali e vegetali) e rappresentano zone verdi ricreative in prossimità dei centri abitati. Il verde urbano non si limita al miglioramento della qualità dell’aria ma favorisce il regolamento delle temperature e influenza la qualità della vita delle persone sia a livello fisico che psicologico.

Gestione forestale sostenibile

Per poter garantire un’economia forestale sostenibile occorre l’attento monitoraggio della catena di produzione e approvvigionamento del legname, dal produttore al cliente finale. Esiste un regolamento europeo in materia di acquisto del legno. L’EUTR (European Timber Regulation) impone agli operatori presenti sul mercato l’acquisto di legno scegliendo catene di approvvigionamento sostenibile e a lungo termine. Le aziende sono chiamate a produrre documentazioni volte ad escludere le fonti di legname illegali.

Le aziende che lavorano il legno possono anche sottoporsi alle verifiche di organismi indipendenti. A tal proposito la principale istituzione è la PEFC. E’ presente in 57 paesi ed è la certificazione forestale più diffusa al mondo con il 75% della superficie forestale globale certificata. Questo organismo si occupa di assicurare una gestione sostenibile delle foreste al fine di conservarle anche per le generazioni future.

La tracciabilità dell’origine del legno e l’esclusione dell’eccessivo sfruttamento delle risorse boschive garantiscono una gestione responsabile delle foreste. Ciò contribuisce a mantenere intatte sia le verità vegetali che animali e a rispettare gli interessi sociali delle persone.

PEFC

Grazie alla certificazione PEFC si ha la garanzia che il materiale utilizzato provenga da foreste gestite in modo sostenibile, nel rispetto di rigorosi criteri ambientali, economici e sociali.
Una foresta certificata PEFC, infatti, è un bosco in cui sono rispettate un insieme di regole stabilite a livello internazionale.

Ogni anno viene controllato tutto il processo di approvvigionamento della materia prima, dalle  aziende che lavorano il legno, fino ad arrivare al cliente finale. L’obiettivo è quello di garantire un prodotto davvero ecologico e rispettoso dell’ambiente e delle persone. La certificazione PEFC assicura la legalità del prodotto al 100%.

gestori dei boschi certificati PEFC devono sottostare a diverse regole:
• Ripiantare nuovi alberi dopo averli tagliati;
• Studiare e conoscere il proprio bosco, tenendo un inventario di tutti i diversi tipi di alberi presenti;
• Salvaguardare per le specie rare e i loro habitat;
• Proteggere i boschi monumentali;
• Rendere il bosco accogliente per tutti i visitatori (creando aree di svago e pic-nic).

Rispettando queste regole le generazioni future potranno continuare a godere dei benefici delle foreste quali: produzione di materiale essenziale per l’uomo come il legno, la carta, il mielepurificazione dell’aria e dell’acquaassorbimento di anidride carbonicaconservazione della biodiversità e offerta di luoghi ideali per attività ricreative e rigeneranti!

Con un prodotto marchiato PEFC avrete la sicurezza di sostenere proprietari e gestori forestali che si impegnano a favore dell’ambiente e aziende che forniscono prodotti davvero sostenibili.